I VINI NATURALI – BIOLOGICI – BIODINAMICI

 

  Qui trovi le schede dei nostri vini biologici

 

Il vino biologico. Il vino biologico è un prodotto che deriva da un metodo di coltivazione con regole ben precise che esclude l’uso di antiparassitari o concimi chimici di sintesi. Per la fertilizzazione dei terreni, ad esempio, vengono impiegati concimi organici e per la difesa delle coltivazioni da parassiti si agisce preventivamente rinforzando le piante (ad esempio con concimazioni equilibrate), in modo diretto con trattamenti antiparassitari di origine naturale (es. rame, zolfo, estratti di piante, ecc.) o impiegando la lotta biologica (uso di organismi viventi antagonisti dei parassiti).

Per un approfondimento delle caratteristiche del vino naturale e della sua coltivazione, si rimanda al sito www.vino-bio.com

Il vino biodinamico. Questi vini provengono da uve prodotte secondo il metodo biodinamico, formulato negli anni ’20 del secolo scorso dall’austriaco Rudolf Steiner, il fondatore dell’antroposofia.
I tre principi della biodinamica sono:

  • mantenere la fertilità della terra, liberando in essa materie nutritive;
  • rendere sane le piante in modo che possano resistere alle malattie e ai parassiti;
  • produrre alimenti di qualità più alta possibile.

Anche per i vini biodinamici, come nel caso di quelli biologici, non c’è un riferimento normativo univoco ma alcune associazioni ed enti hanno formulato delle regole che, pur partendo dai criteri del “biologico”, fissano limiti ancor più severi, soprattutto nella fase della lavorazione in cantina.

Per un approfondimento delle caratteristiche del vino naturale e della sua coltivazione, si rimanda al sito www.biodinamica.org

Il vino naturale. Chiamato anche vino vero o vino artigianale, si tratta di vini realizzati senza additivi chimici né manipolazioni da parte dell’uomo. Le vigne sono trattate solo con sostanze naturali ridotte al minimo, come zolfo e rame, mentre la fermentazione e l’affinamento vengono effettuati solo con lieviti indigeni già presenti nell’uva. Per quanto riguarda i solfiti, non dovrebbero essere aggiunti a quelli che si sviluppano naturalmente, ma in annate particolarmente carenti, possono essere utilizzati in quantità minime: 30 mg/l per vini rossi e rosati e 50 mg/l per i vini bianchi.

Per un approfondimento delle caratteristiche del vino naturale e della sua coltivazione, si rimanda al sito  www.vinnatur.org